L’autunno è arrivato e con lui le prime folate di aria fredda. Mentre tiriamo fuori i maglioni e accendiamo i riscaldamenti, è bene ricordare che con l’abbassamento delle temperature torna a farsi sentire anche un vecchio nemico: l’influenza. Ogni anno, puntuale come un orologio, si ripresenta la stessa domanda: “Mi vaccino o no?”. La risposta, secondo gli esperti, è sempre la stessa: sì. E quest’anno, più che mai, la vaccinazione antinfluenzale è consigliata a tutti, grandi e piccoli.
Perché vaccinarsi contro l’influenza
L’influenza non è un semplice raffreddore. Può causare febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, tosse e stanchezza intensa, compromettendo seriamente la qualità della vita. Nei casi più gravi, può portare a
complicanze come la polmonite, particolarmente pericolosa per anziani, bambini piccoli e persone con
patologie croniche. Vaccinandosi, si crea una barriera protettiva contro il virus influenzale. Il vaccino non ci rende immuni al 100%, ma riduce drasticamente il rischio di ammalarsi e, nel caso in cui ci si ammali, di sviluppare una forma grave della malattia
A chi è consigliato il vaccino
Le categorie considerate a rischio, per le quali la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e offerta gratuitamente, comprendono le donne in stato di gravidanza, i soggetti a partire dai 60 anni di età, i bambini e i ragazzi dai 6 mesi ai 17 anni, le persone a rischio per status o patologia e tutte le persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo (come medici, forze di Polizia…).
Dal 1° ottobre è partita la campagna per le suddette categorie a rischio. A partire dal 4 novembre la vaccinazione è disponibile per tutti.
La vaccinazione antinfluenzale è un gesto semplice ma fondamentale per proteggere la propria salute e quella degli altri. Non sottovalutiamo l’importanza di questo gesto e contribuiamo a creare una comunità più sana e protetta.