Sono tornati all’antico splendore i dipinti di 5 sovrapporte delle sale di Palazzo Ghilini grazie al restauro realizzato nell’ambito di un progetto di valorizzazione della sede storica della Provincia di Alessandria, finanziato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Questi elementi decorativi, risalenti al ‘700, sono costituiti da dipinti a olio su tela raffiguranti scene mitologiche e necessitavano ormai da tempo di un profondo intervento di restauro che è stato affidato al laboratorio di Michele Martella di Alessandria. 
L’inaugurazione del restauro è avvenuta giovedì 19 settembre alla presenza del vice Presidente della Provincia, del Presidente della Fondazione CRAL Luciano Mariano e dei rappresentanti della Delegazione FAI di Alessandria, che si occupano di accompagnare i visitatori alla scoperta di Palazzo Ghilini, uno degli edifici monumentali del centro storico di Alessandria, esempio di barocco piemontese.
Il Palazzo deve il proprio nome al suo committente, il marchese Tommaso Ottaviano Antonio Ghilini, che lo fece edificare nel XVIII secolo. La storia della famiglia Ghilini si muove in parallelo  con la storia della città di Alessandria, fin dalla sua fondazione: vescovi, cardinali, letterati, capitani d’arme, diplomatici.

Le parole

Così il presidente della Fondazione, notaio Luciano Mariano: “Il restauro dei dipinti delle sovrapporte di Palazzo Ghilini rappresenta un importante intervento di tutela del patrimonio artistico della nostra città, a cui la Fondazione ha partecipato tramite il bando “Storia e memoria”. Un intervento necessario che permette di valorizzare uno dei più prestigiosi palazzi alessandrini, sede istituzionale di rappresentanza e méta di visite guidate per turisti e scolaresche, realizzato su progetto del prestigioso architetto Benedetto Alfieri, il cui nome è legato a grandi opere tra cui il Teatro Regio e la Reggia di Venaria, oltre a castelli, chiese e palazzi presenti nelle principali città del Piemonte”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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