ROMA (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno sequestrato beni mobili e immobili, nonché disponibilità finanziarie, per 8,5 milioni di euro riconducibili a 2 società e 15 persone, queste ultime accusate dei reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di scritture contabili, indebita percezione di provvidenze pubbliche, riciclaggio e auto-riciclaggio. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura. Dalle indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno, corroborate dalle movimentazioni sui conti correnti bancari, è emerso un vorticoso giro di fatture false, emesse da soggetti economici privi di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze, preordinato a consentire a due società, operanti tra Roma e Latina nella commercializzazione di rottami metallici, la maturazione di un ingente credito Iva e l’abbattimento del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette, con un risparmio quantificabile in oltre 4 milioni di euro. Il provento della frode fiscale sarebbe stato successivamente drenato dai conti correnti delle due società beneficiarie con prelevamenti in contanti. Il sistema prevedeva l’emissione da parte delle società coinvolte, di documenti di trasporto falsi che attestavano movimenti di automezzi in realtà mai avvenuti. Dagli accertamenti è inoltre emerso che alcuni dei soggetti economici coinvolti avrebbero fruito indebitamente di contributi pubblici pari a 250 mila euro, erogati per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza pandemica. Gli elementi raccolti hanno consentito di ottenere dal gip l’emissione del decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche “per equivalente” del valore corrispondente alle imposte evase che ha riguardato quattro immobili ubicati nella provincia di Latina, una barca, orologi di lusso, auto e moto d’epoca, nonché i saldi dei conti correnti bancari. Durante le perquisizioni presso le abitazioni degli imprenditori sono stati rinvenuti circa 150 mila euro in contanti e 9 orologi di note marche del lusso. vbo/gtr

Di