Il carcere di Sanremo "Valle Armea"
Alta tensione in un carcere della Liguria, e situazione di pericolo nella Casa circondariale di Sanremo, a Valle Armea. Su quanto è avvenuto la scorsa notte riferisce Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: Una ventina detenuti della Terza Sezione, alterati dall’alcool e senza una motivazione, hanno devastato gran parte della Sezione, rompendo tutti gli arredi. I detenuti sono arrivati al punto di far allontanare il poliziotto di servizio e hanno continuato a protestare violentemente fino a tarda notte”.
 
Prosegue Tristaino: “Quello che quotidianamente accade negli Istituti liguri non fa più notizia, ma sono il simbolo di una gestione fallimentare dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, che ha competenza anche per la Liguria dopo la scellerata decisione dell’allora Guardasigilli Andrea Orlando che chiuse incomprensibilmente il Provveditorato di Genova accorpandolo a quello di Torino. La disorganizzazione è tale che, adesso, a Sanremo la sorveglianza è affidata ad un Assistente Capo della Polizia penitenziaria, reduce dal turno di notte, con 2 due Ispettori, di grado superiore, presenti in turno”. 
I poliziotti nelle carceri attendono la fornitura di taser per contenere i detenuti violenti

La mancanza di sicurezza

Infuriato e determinato il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece: “Il sistema della sicurezza nelle carceri italiane non è adeguato alle esigenze attuali. Chiediamo all’Amministrazione penitenziaria di adottare ogni utile iniziativa affinché i detenuti vengano puniti in maniera esemplare, con l’applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede particolari restrizioni, per coloro che mettono in crisi l’ordine e la sicurezza. Ma non basta: chiediamo che i detenuti violenti possano scontare la pena in regime chiuso”.
Poi fa un appello ai Sottosegretari alla Giustizia, Andrea Delmastro e Andrea Ostellari, per un incontro urgente: “Per stabilire regole efficaci volte a garantire ordine e sicurezza, attuando la tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta”. 
Donato Capece, segretario generale del SAPPE

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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