Foto Nicola Cavallotti

Dal 22 al 25 agosto scorsi si è tenuta a Verona la Route Nazionale delle Comunità Capi
dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, dal titolo “Generazioni di felicità”.
Hanno partecipato anche i Gruppi Scout della Zona dei Vini, ed in particolare 125 capi
Scout appartenenti ai Gruppi di Alessandria 1, 2 e 3, Asti, San Damiano, Callianetto, Casale Monferrato e Novi Ligure-Tortona 1.

A Verona erano presenti 18.000 mila capi scout appartenenti a 1.600 gruppi da tutta Italia. La Route si è svolta su una superficie di circa 250.000 mq di campo; 600 i volontari che danno una mano con l’organizzazione, il cosiddetto Tangram Team, in gran parte composto da scout non più in servizio o soci del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani). 

L’evento

Quattro giorni di riflessioni, dibattiti, incontri, festa e gioco, nel più classico stile scout, per parlare di felicità, che “rappresenta oggi una scelta politica forte, controcorrente rispetto al negativismo e ai segnali di crisi e sfiducia”, e che è ritornata anche nel titolo di questo appuntamento: “Generazioni di felicità”. 

Lo scopo

I Tanti Capi Scout si sono interrogati sugli obbiettivi e le sfide del domani nell’ottica di educare “generazioni di felicità” per un’associazione che, a 50 anni dalla Nascita, si interroga come poter essere al passo con i tempi che cambiano velocemente con stravolgimenti a livello sociale, economico, politico quotidianamente, un’agenzia educativa. 

Foto Martino Poda

Le parole

Così Francesco Scoppola e Roberta Vincini, presidenti del Comitato Nazionale Agesci: “Il nostro impegno per la costruzione della felicità non dura il tempo di un evento, ma è la nostra missione di cristiani. Non prevede soste, non concede esitazioni. Siamo chiamati a rispondere di questa felicità, per sentirla ancora di più vibrare sotto la nostra pelle, per goderne ancora di più i frutti. La felicità è un percorso faticoso, ciascuno lo ha sperimentato nella sua vita. Ma è una fatica che noi scout conosciamo bene: quella che ti fa raggiungere una vetta e poi, una volta arrivati in alto, ti fa guardare indietro, per contemplare la strada macinata, ma anche in avanti, per ammirare l’orizzonte. E, quando condivisa, questa fatica riesce a plasmare meravigliosi legami, relazioni significative e fondanti nella storia di ciascuno di noi”.

Le infrastrutture costruite ad hoc 

  • 2 km di strade e percorsi di accesso
  • 1 km di tubi, tra acqua potabile e fognature
  • 10 km di cavi elettrici, con 95 quadri elettrici e 3 cabine di alimentazione, per un fabbisogno
    di 700kW di energia elettrica
  • 2 km di fibra ottica, affiancando i cavi in rame, il ponte radio e le comunicazioni satellitari
  • 3 imprese esterne e 25 operai
  • 1.000 bagni chimici, 400 docce, 60 lavabi, 20 punti acqua
  • 1 palco principale e 9 palchi secondari
  • 12 torri faro
  • tende dei 18.000 capi, ci sono 120 strutture coperte, tra tendoni e gazebi;
  • 70 addetti antincendio;
  • serviti oltre 190.000 pasti;
  • trasporti: 15.000 persone si sono spostate in treno, utilizzando 121 regionali, 51 Frecciarossa, 12 InterCity 
Foto Andrea Pellegrini

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x