Una recente ricerca ha svelato un aspetto sorprendente nella gestione del diabete: la scelta dell’ago per l’insulina può fare la differenza nel ridurre il rischio di infarto e ictus. Secondo lo studio, un ago più sottile e meno doloroso favorisce un migliore controllo della glicemia e, di conseguenza, una minore probabilità di sviluppare complicazioni cardiovascolari.
Perché è così importante?
- Aderenza alla terapia: un ago meno doloroso incoraggia le persone con diabete a effettuare regolarmente le iniezioni, migliorando l’aderenza alla terapia.
- Rotazione dei siti di iniezione: aghi più sottili permettono di iniettare l’insulina in più punti del corpo, riducendo il rischio di lipodistrofie (ispessimenti della pelle) che possono interferire con l’assorbimento dell’insulina.
- Minor dolore: un’iniezione meno dolorosa migliora la qualità di vita dei pazienti, soprattutto di quelli che effettuano numerose iniezioni al giorno.
- Migliore controllo della glicemia: un controllo più preciso della glicemia riduce il rischio di complicanze a lungo termine, come malattie cardiovascolari e neuropatia.
Cosa dice la ricerca
Lo studio, condotto dalla Società Italiana di Metabolismo, Diabete ed Obesità (SIMDO), ha evidenziato che l’ago ideale per l’insulina è un 32G x 4 mm. Questa dimensione, unita a una geometria a cinque affilature, garantisce una penetrazione più facile e meno dolorosa, favorendo l’aderenza alla terapia.
In conclusione
La scelta dell’ago per l’insulina non è una questione banale. Un ago più sottile e meno doloroso può fare la differenza nella gestione del diabete e nella prevenzione delle complicanze cardiovascolari. È fondamentale che i pazienti con diabete ne parlino con il proprio medico per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.