Ieri sera al Moccagatta ha deciso un gol Curcio al 92’. Il gol dell’ex, visto che il 34enne attaccante ha un lungo passato (6 anni, da 14 a 20) nelle giovanili bianconere. Una bella giocata da bomber di razza dentro l’area: controllo e gran destro in diagonale, imparabile per Daffara. È stato il 16° gol stagionale per lui, l’uomo che ne ha fatti di più fra i rossoblù campani, che ora hanno un doppio vantaggio: oltre al successo esterno, la posizione in classifica. Nel senso che alla Next Gen non basterà vincere al ritorno, sabato prossimo, ma dovrà farlo con 2 gol di scarto. Impresa difficile, non impossibile.
A patto di ritrovare quella brillantezza che ieri sera è mancata, quella velocità di circolazione della palla che di solito manda in barca gli avversari. Ma la squadra di Cangelosi è formazione esperta, smaliziata, che non fa giocare l’avversario chiudendo tutte le linee di passaggio con un pressing asfissiante. Questo si è visto. Dopo un primo tempo senza emozioni, la Juve ad inizio ripresa ha subìto gli avversari, vicini 2 volte al gol con Montalto (errore clamoroso sotto porta) e con Deli che ha schiacciato di testa scheggiando la traversa.
Poi è cresciuta dopo i cambi di Brambilla e ha comandato il gioco, senza impegnare mai, però, il portiere Venturi. E quando la partita sembrava incanalata verso lo 0-0, ecco il lampo di Curcio a rompere l’equilibrio. La Juve, ferita, ha provato con la forza della disperazione, ma al 97′ la traversa ha fermato una zuccata di Muharemovic su punizione di Hasa. Peccato, il pareggio ci stava.