Il colpo di coda dell’inverno, dopo l’inizio della primavera, colpisce la provincia di Alessandria. Dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione, il ritorno del freddo pone a rischio le piante e i germogli nella fase più delicata. Così i dati del monitoraggio di Coldiretti sul territorio.

Il crollo delle temperature porta addirittura l’allarme gelate su tutto il territorio alessandrino, dove lo sbalzo termico può causare gravi danni agli alberi da frutto e alle verdure in campo. 

I commenti

Così il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “L’arrivo del gelo in pianura compromette la produzione di fragole, ciliegie, albicocche, pesche e mandorle, con gli alberi già in fiore, ma sono a rischio pure lattughe, asparagi, bietole, cavoli, spinaci, fave e piselli. Senza contare le conseguenze dello sbalzo termico che, inevitabilmente, impatta anche sui costi di riscaldamento delle produzioni in serra”. 

Il freddo arriva dopo che i primi tre mesi del 2024 hanno fatto segnare una temperatura superiore di 2,04 gradi rispetto alla media storica, il massimo di sempre per il periodo secondo l’analisi di Coldiretti su dati Isac Cnr, favorendo anche fioriture precoci che rischiano di essere bruciate dal gelo. Il caldo record si è fatto sentire maggiormente al Nord, dove si è registrato un aumento di ben 2,20 gradi rispetto al consueto, e ha accelerato i processi di sviluppo delle colture che risultano più vulnerabili alle gelate tardive. 

La situazione e i rimedi

Il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco spiega: “L’agricoltura è l’attività che più di tutte le altre vive le conseguenze dei cambiamenti climatici: i danni da siccità e maltempo hanno superato nel 2023 i 6 miliardi di euro a livello nazionale. È fondamentale valorizzare l’acqua e non sprecare la pioggia. L’unica soluzione è costruire una rete di invasi sostenibili e collegati, fatti senza uso di cemento, che assicurino acqua per i cittadini, le coltivazioni e la produzione di energia rinnovabile”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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