Per una volta ha detto di più la conferenza stampa post-gara che il campo: l’amichevole “derby del Moccagatta”, giocato ieri, è finito 1-0 per la Juventus Next Gen (26′ Turicchia), superiore all’Alessandria per gioco di squadra e tecnica individuale. Sotto gli occhi, fino al 10′ della ripresa, del trio Tonetto-Corda-Padovano, giunti al ‘Mocca’ a rappresentare chissà chi e con quale scopo.
Da sottolineare la presentazione delle nuove divise ’23-’24, firmate Adidas, avvenuta in sordina poco prima della gara, con il rammarico di qualche tifoso che lamentava l’assenza dei massimi dirigenti (in vacanza). Il nuovo sponsor è ‘Chieppa Building Group’, società torinese impegnata nell’edilizia.
La partita
Davanti a soli 222 paganti, protagonisti simpatici (da parte grigia) con qualche battuta salace diretta verso l’attuale dirigenza, il ritmo è stato blando e l’agonismo non esasperato. La baby-Juve, che giocherà nel girone B, è sembrata meglio costruita dei grigi, anche se ha faticato molto a tirare in porta, nonostante la mole di gioco espressa. Nell’ultima settimana di mercato qualcosa in più per mister Brambilla dovrebbe arrivare, soprattutto a centrocampo e in attacco.
L’Alessandria di Fiorin è parsa ordinata e con idee, ma il livello dei giocatori è quello che è. Soprattutto non è ancora definitiva la rosa, visti gli arrivi e le partenze imminenti. E infatti proprio in sala stampa è maturata la parte più gustosa del pomeriggio, stimolata dalla domanda di una collega al ds Quistelli, sul fatto che il dg Zerbo avesse convinto l’attaccante Cori a restare in grigio.
La conferenza stampa
Qui è partito lo show di ‘Umberto il barese’ (Quistelli) che ha precisato quanto segue: “Per il mercato dovete chiedere a me, sono io che me ne occupo. Le cose che faccio le faccio per il bene dell’Alessandria, cercando di cogliere le occasioni che si presentano, in collaborazione con il tecnico Fiorin, e guai a chi me lo tocca, e al team manager Vercellotti, sempre con l’approvazione del presidente Benedetto”.
Sembrava quasi che il ds volesse ribadire la catena gerarchica che guida l’Alessandria, senza mai nominare il dg Zerbo. Rapporti tesi? Incompatibilità? Messaggio in codice? E chi lo sa…. Vedremo gli sviluppi.
Il mercato
Poi Quistelli è entrato nel dettaglio del mercato: “Intanto smentisco l’arrivo di Castellano e Chierico, citati in arrivo da qualche sito. Non sono mai stati trattati, forse mi hanno chiamato loro. Quanto a Cori, ha espresso chiaramente la volontà di essere ceduto, così come Nichetti. Mentre il trasferimento di Galeandro al Lecco è praticamente fatto, con un ritorno in giocatori per l’Alessandria: arriveranno Gian Marco Nesta ed Enrico Rossi“.
Precisiamo: Nesta (rientrato dal prestito alla Viterbese) è un centrocampista del 2000, nipote del difensore della nazionale, e Rossi (rientrato dal prestito al San Donato Tavarnelle) è un terzino sinistro del 2001, mentre Galeandro verrà girato in prestito dal Lecco al Gubbio.
Quistelli ha parlato poi dell’attacco, dove l’Alessandria sembra carente: sarebbe quasi fatta per Philip Yeboah, ghanese del 2002 (proprietà Verona, era a Mantova). No invece a Kristoffersen della Salernitana (ex-squadra di Quistelli), norvegese del 1997 che finirà in prestito all’Ancona. Il suo contratto è ‘mostruoso’ per la C: 260.000 euro, di cui 200.000 a carico dei campani e 60.000 a carico dei marchigiani. Cifre fuori budget per i grigi.
La posizione di Fiorin
Umberto Quistelli ha poi chiuso l’intervento ribadendo il proprio fraterno rapporto col tecnico Fiorin: “Finché io sarò in questa posizione, lui sarà l’allenatore dell’Alessandria. Se se ne va lui, me ne vado io”.
Quanto a Fiorin, si è assunto la responsabilità totale dell’amichevole di mercoledì 30 a Fiorenzuola, annullata: “Non mi tiro indietro. L’amichevole l’ho voluta io, perché sarebbe servita per migliorare la conoscenza fra i giocatori. Ma i movimenti di mercato sono troppi e preferisco lavorare alla Michelin con i nuovi che arriveranno. Quindi ho chiesto di annullarla”. Punto e a capo.
Anche se qualche immancabile, maligno, criticone mandrogno ha lanciato il sospetto che l’annullamento sia dovuto ad una non meglio specificata mancanza di fondi per la trasferta. Ma questa è un’altra storia.