Ennesimo allarme per le carceri del Piemonte: ancora una volta i problemi sono incentrati su uso e possesso di telefoni cellulari e droghe.
La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario regionale Vicente Santilli che da notizia del ritrovamento avvenuto nel carcere Don Soria di Alessandria: “Nella giornata di lunedì, presso la Casa circondariale Don Soria, durante un normale giro di controllo è stato rinvenuto un piccolo sacchetto con all’interno 5 telefoni, 5 schede Sim e relativi carica batterie. Poco più tardi, in uno dei cortili adibiti a passeggi, un altro piccolo pacco è stato rinvenuto con dentro hashish. I due pacchi sono stati lanciati dall’esterno, dalle via laterali adiacenti all’istituto”. Santilli ricorda gli allarmi lanciati dal SAPPE da diversi mesi: “Anche tramite i pacchi postali destinati ai detenuti si tenta di fare entrare di tutto nelle carceri. La Polizia Penitenziaria contrasta questo nuovo fronte di illegalità, che sta iniziando a creare grosse ed evidenti difficoltà al sistema”.
E manco a dirlo, il SAPPE torna a sollecitare interventi urgenti da parte delle Istituzioni, per voce di Donato Capece, segretario generale: “Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire che le carceri devono essere schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni. Inoltre è altrettanto necessario uno specifico reato penale per coloro che possiedono i cellulari in carcere. Senza provvedimenti urgenti sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani. La significativa carenza organica del ‘Don Soria’ di Alessandria viene colmata dalla grande professionalità dei Baschi Azzurri”.