Due bandi per 22 milioni di euro che poggiano su risorse finanziarie del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). L’utilizzo sarà migliorare la capacità degli ecosistemi acquatici presenti in fiumi, torrenti, laghi ed aree umide per superare la crisi climatica, sia in condizioni di portate idriche elevate, sia in condizioni di siccità, favorendo infrastrutture verdi e misure naturali di ritenzione idrica, come ad esempio la rinaturazione delle sponde fluviali, finalizzate a trattenere l’acqua per favorire gli habitat e ricaricare le falde.
Nella programmazione dei fondi FESR 21-27 del Piemonte, alla transizione ecologica è destinata la somma di 475 milioni di euro, di cui 22 milioni sono destinati a fiumi e laghi. Per la prima volta fondi europei di investimento sono messi a disposizione dell’ambiente e della riqualificazione fluviale, a sottolineare l’importanza che questi temi hanno ormai assunto nelle politiche europee e della Regione Piemonte.
Le parole
“Alla luce della situazione siccitosa in cui versa la nostra regione – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – stiamo investendo importanti risorse per aumentare la resilienza del territorio, con l’obiettivo di favorire la prevenzione e la mitigazione del rischio idraulico, la capacità di adattamento ai rischi naturali e l’aumento del sequestro dell’anidride carbonica. Con questa misura combattiamo gli effetti negativi causati dal cambiamento climatico”.
I bandi
Si apriranno prima dell’estate e vedranno quali beneficiari Città Metropolitana di Torino, le Province, i Comuni in forma semplice o associata, gli Enti Parco ed i gestori delle aree della Rete Natura 2000 del territorio piemontese.
Prevedono sul biennio una doppia linea: dotazione di 10.423.000 euro per le aree in cui sia attivo un Contatto di Fiume, Lago o Zona Umida, e dotazione di 11.475.000 euro per le altre aree.