L’appuntamento è oggi, lunedì 20 marzo, alle 18.30 in Piazza Levi 11, nella Maggior Sala del Palazzo Comunale di Acqui Terme. L’incontro è stato voluto con urgenza dal presidente della Regione Piemonte Cirio, d’accordo con il sindaco della città Rapetti. Convocata la proprietà Finsystems di Genova, che fa capo ad Alessandro Pater II. Il motivo è l’incomprensibile slittamento dell’apertura da maggio a settembre.
La politica si ribella
Il presidente regionale Alberto Cirio ha commentato così “E’ una decisone inaccettabile. Le regole sono chiare e le Terme devono riaprire nei termini e nei tempi stabiliti. Sono in ballo tanti posti di lavoro e l’attrattività turistica dell’intero territorio. Gli ostacoli si superano se c’è la volontà: Regione e Comune questa volontà l’hanno dimostrata nei fatti. Ora anche la società delle terme deve fare la sua parte. Noi ci siamo per aiutarli, ma serve uno sforzo comune”.
Sulla stessa linea l’assessore a Turismo e Commercio Vittoria Poggio: “È un colpo a sangue freddo. Rischiamo di buttare una stagione, con gli albergatori pronti per la riapertura. Anche l’indotto subirà un altro trauma se la proprietà non tornerà sui suoi passi rispettando quanto concordato, e cioè l’apertura a maggio”.
Asciutto il commento dell’assessore regionale Marco Protopapa, consigliere comunale di Acqui: “Apprendo con dispiacere di una decisione presa dalla proprietà delle Terme, rimandando l’apertura prevista per maggio. Proprio in un momento in cui le evoluzioni in materia legislativa erano rivolte a creare future prospettive di certezze e ripresa del comparto. Dovremo difendere l’immagine della città”.