I valori delle polveri sottili (PM10) misurati nel 2022, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, nella media annua non hanno superato il valore limite in nessuna stazione di monitoraggio, ed è il 5° anno consecutivo.
“La Regione Piemonte – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – sta investendo più di 352 milioni di euro in misure destinate al miglioramento della qualità dell’aria e della decarbonizzazione. Tra queste la rottamazione dei veicoli vecchi e più inquinanti, la riduzione, destinata all’agricoltura, dell’ammoniaca in atmosfera, l’efficientamento energetico e l’utilizzo delle energie da fonte rinnovabile nelle imprese, l’incentivazione dell’utilizzo del trasporto pubblico locale per i lavoratori. E ancora un programma di interventi negli ambiti urbani con nuove forme di mobilità sostenibile e la sostituzione delle caldaie a biomassa legnosa, senza dimenticare la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. A queste misure se ne aggiungeranno molte nel corso dell’anno”.
In sintesi, per quanto riguarda le concentrazioni medie annue di PM10, PM2,5 e biossido di azoto, dal 2003 al 2022, conferma il trend di miglioramento che ha accompagnato le riduzioni di emissioni messe in atto da Regione e Comuni.
Il direttore generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero, ha spiegato: “Restano evidenti, per il PM10, i superamenti giornalieri nelle aree urbane di Torino, Alessandria e Asti. Viene invece rispettato il valore limite annuale sia per il PM10 che per il PM2.5. Per il biossido d’azoto, la sola stazione di Torino–Rebaudengo non ha rispettato il valore limite su base annuale, mentre non vi sono criticità per il rispetto del valore limite su base oraria”.
Per quanto riguarda l’ozono, tipico inquinante presente in atmosfera soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, i valori sono stati superati su quasi tutto il territorio piemontese, in quanto è un inquinante legato alle temperature elevate.
Per quanto riguarda i primi mesi del 2023, se si raffronta il periodo che va dal 1° gennaio al 13 marzo, ovvero quello statisticamente più critico, si registra una diminuzione di tutti e tre gli inquinanti (PM10, PM2,5 e Biossido d’azoto) rispetto allo stesso periodo del 2022.