Nell’incontro “Obesità, la patologia del terzo millennio”, svoltosi a Palazzo Lascaris nei giorni scorsi, esperti e specialisti si sono alternati in quattro tavole rotonde tematiche per condividere informazioni, dati e tendenze di quella che è stata definita dall’OMS la patologia del terzo millennio, le cui stime prevedono che entro il 2025 circa 167 milioni di persone saranno in sovrappeso.
Le statistiche
Oltre il 46 per cento degli adulti e il 26,3 per cento tra bambini e adolescenti è in eccesso di peso. L’obesità è una sfida irrisolta di salute pubblica, troppo spesso sottovalutata e ignorata da adulti e genitori. È diffusa un’autopercezione errata e si fatica a riconoscere la malattia: l’11,1% degli adulti obesi e il 54,6% degli adulti in sovrappeso ritiene di essere normo peso, lo stesso accade tra i genitori di bambini in sovrappeso o obesi, dove il 40,3 per cento ritiene i propri figli sotto-normo peso.
In Italia
Le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni. Di questi, 6 milioni sono gli obesi, corrispondenti al 12% dell’intera popolazione. Anche tra i bambini e gli adolescenti le percentuali sono preoccupanti: il 26,3% dei minori italiani tra i 3 e i 17 anni, ovvero 2 milioni e 200mila persone, sono sovrappeso.
Tra i maggiorenni le donne mostrano un tasso di obesità inferiore (11,1% contro 12,9%). Più marcata la differenza tra bambini e adolescenti: il 23,2% delle femmine è in eccesso di peso rispetto al 29,2% dei maschi.
In Piemonte
Secondo i dati 2020-2021 del sistema di sorveglianza PASSI (Progressi Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) il 28% delle persone 18-69 anni è sovrappeso e il 10% è obeso, complessivamente, quindi, quasi 4 persone su 10 sono ‘grasse’.
Tra esse, il 47% ritiene il proprio peso giusto. Ma c’è una diversa percezione del proprio peso per sesso: il 31% delle donne considera il proprio peso più o meno giusto, mentre la percentuale sale al 57% fra gli uomini. Fra gli obesi, i ‘ciccioni’ per capirci, il 7% delle donne dice di pesare il giusto, contro il 14% degli uomini.