Rincari energia: le auto elettriche penalizzate
Il settore delle auto elettriche è da sempre stato una nicchia per vari motivi: il prezzo, l’autonomia e la difficoltà nel trovare stazioni di ricarica.
Le case automobilistiche stanno puntando però moltissimo sull’elettrificazione, sia perché la riduzione dell’inquinamento prodotto dalle auto è diventato una priorità per non rimanere tagliati fuori dal mercato sia perché portando avanti questi processi, hanno un grosso vantaggio economico e di immagine.
Per cercare di favorire sempre più questo settore, gli Stati della comunità europea, hanno da subito messo a disposizione incentivi che aiutano la gente comune ad acquistare queste costose vetture.
Se però fino all’anno scorso, chi avesse acquistato queste autovetture, poteva contare sul risparmio del costo carburante e sulla manutenzione, con percentuali che arrivavano addirittura ad un -70% sui costi complessivi a parità di segmento, con i rincari dell’ultimo anno, possedere una vettura elettrica in alcuni casi è diventato molto più costoso.
I numeri
Per farvi capire di che cifre stiamo parlando, facciamo un esempio:
Un’auto di segmento B, le classiche utilitarie, con motori 1.2 benzina o 1.4 diesel, consumi dai 5 litri per 100km per le benzina ai 4 l/100km sulle diesel e prezzi fra 17 e 25 mila euro.
Acquistare un’elettrica di segmento B vuol dire arrivare a spendere da 29 ai 40 mila euro con sconti statali già applicati ed il consumo medio di 16 kWh/100km.
Per fare 500km con un auto benzina, costo medio 1,7€/litro, saranno necessari 25 litri, ossia circa 45€. La sorella diesel, con il prezzo del carburante a 1,8€/litro avrà bisogno di 20 litri, spenderemo 36€.
La piccola ecologica, per fare la stessa tratta utilizzando le colonnine di ricarica, avrà bisogno di circa 80 kWh con un costo medio di 0,66€/kWh, spenderemo circa 53€.
La vera convenienza rispetto al motore tradizionale si ha sui costi di bollo, assicurazione e manutenzione che è praticamente nulla.
Se gli Stati non faranno qualcosa di concreto veramente per rendere nuovamente vantaggioso l’acquisto di queste auto, i progressi effettuati negli ultimi anni, potranno essere vani.
Andrea Coslovi