Luca Di Masi non ne vuole più sapere. L’Alessandria Calcio va ceduta, questa è la priorità assoluta. Questa mattina, nella sala stampa dello stadio ‘Moccagatta’, il patron dei grigi è apparso deciso, chiaro, determinato: “Voglio cedere a qualcuno che dia garanzie per i tifosi, per la città, perché è corretto così. Chi compra deve fare come me o meglio di me”.
L’ISCRIZIONE
La squadra è iscritta regolarmente alla serie C, cosa che non poteva essere diversa nonostante le montagne di fesserie dette e scritte nei giorni scorsi. Ha iniziato così il suo discorso, ribadendo che “non si può scegliere dove iscriversi. Ci si può ‘non iscrivere’, dando formalmente le chiavi al sindaco, ma poi è la FIGC che decide in quale categoria deve ripartire la squadra. E l’Alessandria è iscritta con l’indice di liquidità perfettamente a posto, senza debiti, come è sempre stato nella mia gestione”.
I GIOCATORI
“Sono tutti liberi di andare e di trovarsi una sistemazione. Molti di loro meritano la serie B e spero che trovino spazio”. Senza incentivi all’esodo, abitudine malsana del calcio? “Assolutamente sì. I contratti in essere verranno rispettati e se vanno ci si saluta e basta. I loro procuratori lavorano in tal senso. E per noi lo farà il ds Artico, con cui parlerò a giorni. Ma anche lui è libero di andare, così come l’allenatore Longo. Se trovano posto da un’altra parte, bene, se no si lavora per la serie C”.
IL PROGETTO SPORTIVO
Passa in secondo piano. La priorità è vendere la società. Quanto alla squadra, Di Masi si dice “fiducioso di cedere tutti i contratti in essere”. E se non riuscisse la vendita della società in tempi brevi, il patron grigio spiega che per la stagione ’22-’23 “si attingerà fra i giovani del vivaio, puntando anche sui prestiti. Il mercato è lungo, c’è chi lo fa a luglio, chi fra luglio e agosto, chi nelle ultime settimane. Quindi si vedrà che squadra sarà. Gli anni precedenti, in questo periodo, rilanciavo su campionato e obiettivi. Quest’anno è diverso, si punta alla cessione”.
IL COMMENTO
La sensazione è che sia chiusa l’era Di Masi per l’Alessandria. Quello che è stato è stato, qual che sarà vedremo. L’uomo, educato e signore come sempre, ha mostrato la ferma volontà di uscire al più presto da questa situazione. Deluso, provato e stufo a livello personale. Ma generoso non più. Basta regali. Per tutti.