730 precompilato: dal 31 maggio sarà possibile inviarlo
Dal 23 maggio, è disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate, la dichiarazione dei redditi precompilata in modalità solo di visualizzazione, mentre dal 31 maggio sarà possibile effettuare l’invio telematico (fino al 30 settembre, termine ultimo di invio).
Il modello serve a dipendenti e pensionati per la dichiarazione dei redditi. Una volta accettato, il 730 può essere presentato poi all’Agenzia delle Entrate in via telematica entro il 30 settembre. In alternativa si può affidare il compito a un professionista o a un Caf.
Oltre 30 milioni di utenti ed 1 miliardo e 200 mila dati precaricati con il grosso dei rimborsi che, come al solito, è all’interno delle principali categorie: spese sanitarie, gli interessi del mutuo, le spese scolastiche, i bonus casa, i contributi previdenziali.
I contribuenti potranno consultare il proprio modello accedendo nell’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate con la Spid, la Carta d’identità elettronica o con la Carta nazionale dei servizi.
Le modifiche
I dati precaricati andranno comunque controllati. L’esperienza degli anni passati insegna che va posta particolare attenzione alle informazioni relative agli immobili, in particolare se nell’anno passato ci sono stati dei cambiamenti, soprattutto nel campo delle locazioni. A volte manca anche il coniuge, anche se inserirlo non comporta una modifica sostanziale. Il 2022 sarà poi il primo vero test, in un anno di relativa “normalità” post Covid, per il vincolo di tracciabilità delle spese mediche: nei riscontri bisognerà stare attenti a eventuali importi “non tracciati” comunicati per errore e correggerli prima di inviare il modello. I bonus casa andranno poi riscontrati nel foglio informativo allegato alla precompilata, dove è possibile consultare i dettagli dei bonifici effettuati.
Fino al 20 giugno inoltre sarà possibile modificare la dichiarazione o annullarla senza il bisogno di integrative o correttive.
Un consiglio sempre valido è quello di affidarsi ai professionisti nel caso non si fosse in grado di controllare i dati o riscontraste delle anomalie perché le multe, nel caso di dichiarazioni errate, potrebbero essere salate.
Andrea Coslovi