M5S, TPL ALESSANDRINO: CUTTICA RISOLVA LE CRITICITÀ

Nel 2019  la giunta alessandrina di cdx raddoppiò le tariffe per gli abbonamenti bus per studenti e fasce deboli di fatto minando il diritto alla mobilità, inutili le nostre battaglie a livello comunale e regionale. Ecco perché il TPL  alessandrino, come da un recente studio, risulta essere tra i più cari d’Italia.
Le amministrazioni degli ultimi 20 anni hanno abbandonato l’intero servizio e le migliaia di persone che ogni giorno lo utilizzano: Chi usa i mezzi pubblici negli ultimi anni si è accorto di un servizio ben al di sotto delle aspettative per un capoluogo di provincia.
Ricordiamo che prima della pandemia l’azienda sospendeva corse quotidianamente per mancanza di mezzi e operatori, quest’ultimi reduci da un fallimento costatogli molto caro in termini economici, di qualità di lavoro (viabilità, disordine pubblico a bordo del bus) e condizioni di lavoro in peggioramento.

Un altro dei  tanti problemi irrisolti è l’evasione tariffaria. Anche se da oltre 2 anni sono cambiati gli strumenti per il controllo dei titoli di viaggio dal cartaceo a elettronico purtroppo non è cambiata l’abitudine di “ viaggiare gratis“ da parte di alcuni cittadini.
Anche su questo tema ci siamo esposti in passato chiedendo all’amministrazione di adoperarsi per combattere, con più addetti ai controlli (attualmente sono solo 5), l’evasione tariffaria. La nostra stima, pre COVID, si avvicinava al milione di euro di perdite all’anno.

Esiste anche l’ostacolo dell’unica tariffa di viaggio giornaliero: il costo del biglietto a €1,30 per 90 minuti. Un ostacolo per i passeggeri  che percorrono un breve tragitto (es: Orti – Stazione 10 minuti al costo di €2,60 per A/R al mese 52€ ) per cui molti utenti, soprattutto pendolari, preferiscono non pagare per il breve tragitto con il mezzo pubblico e piuttosto adoperare l’auto privata per raggiungere la destinazione.
Una soluzione potrebbe essere quella di far pagare meno ( 0,50/0,60 centesimi) per un biglietto urbano valido per una corsa ( oppure a tempo 30 min ). Con un costo inferiore per un servizio limitato l’utente sarebbe più invogliato al pagamento del titolo di viaggio.
Un’altra criticità riguarda l’accesso e la dotazione degli spazi di fermata trasporto pubblico urbano evidenziati anche dal Piano di Riassetto del Trasporto Pubblico urbano allegato al PUMS. Le principali criticità riguardano:
• l’assenza o la scarsa manutenzione della segnaletica orizzontale di fermata, sia nel centro città che nei sobborghi;
• il cattivo stato di manutenzione delle pensiline esistenti nei sobborghi;
(ci sono utenti che  aspettano il bus in mezzo ad una strada al buio con la torcia del telefono accesa per  farsi avvistare dal conducente)
• l’assenza di attraversamenti pedonali in prossimità delle fermate;
• la presenza di auto in sosta (in alcuni casi regolare) nei pressi delle fermate, in particolare per quanto riguarda quelle situate in ambito urbano( criticità molto sentita soprattutto da disabili e anziani in attesa del bus, lo abbiamo più volte affrontato in questi 4 anni con atti e discussioni in consiglio comunale).
Per incentivare l’uso del trasporto pubblico è indispensabile una revisione strutturale del servizio, risolvendo tutte le criticità descritte,  per riuscire ad offrire un servizio almeno paragonabile a quello di altre città italiane di pari dimensione. Inoltre è necessario interloquire con la regione e l’agenzia della mobilità per garantire più risorse per il nostro territorio, investendo e ampliando il servizio per coprire zone e sobborghi scoperti dal tpl (es : Casalbagliano, Castelceriolo, Lobbi e S.G. Nuovo con Spinetta, ecc).

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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