Spesso si sente parlare di strutture RSA, ma di cosa si tratta esattamente? L’acronimo RSA sta per “Residenze Sanitarie Assistenziali” e queste sono state introdotte in Italia circa trent’anni fa.
Più precisamente, si tratta di strutture non ospedaliere eventi carattere sanitario, che ospitano per un determinato lasso di tempo oppure a tempo indeterminato, persone che non sono autosufficienti oppure soggetti che hanno bisogno di cure particolari che non potrebbero essere somministrate in modo adeguato a domicilio.
Non vanno confuse con le cliniche/ospedali, rivolte a soggetti che hanno una patologia acuta, o con le case di riposo, principalmente destinate a soggetti anziani autosufficienti in modo parziale.
Come scegliere una residenza sanitaria?
Scegliere una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) è una decisione importante che richiede tempo, riflessione e una valutazione accurata. Oltre a preferire strutture che abbiano una certa esperienza nel settore, come ad esempio RSA Anni Azzurri in provincia di Torino, è essenziale coinvolgere i familiari nel processo decisionale, soprattutto se l’interessato è l’ospite stesso.
Il passo successivo è la pianificazione di visite presso le strutture che sembrano più adatte. Limitarsi a guardare qualche foto potrebbe non essere sufficiente per valutare al meglio la struttura. È sempre bene visitare di persona le RSA in modo da poter valutare direttamente la qualità degli ambienti, l’organizzazione dei servizi e l’atmosfera generale della struttura.
Durante la visita, è consigliabile osservare attentamente il livello di cura e attenzione riservato agli ospiti, così come la professionalità del personale sanitario. Si dovrebbero anche considerare gli spazi comuni, le attività proposte e il grado di socializzazione che la residenza promuove tra i residenti.
Un altro aspetto da tenere in considerazione per scegliere al meglio è la vicinanza della struttura, per garantire la possibilità di visite frequenti. Infine, è importante valutare anche i costi e i servizi inclusi, per trovare una soluzione sostenibile e adeguata alle proprie necessità di assistenza e benessere.
Come valutare la possibilità di trasferirsi in RSA?
In genere sono i medici e i familiari a disporre l’ingresso in una struttura di questo tipo, ma nel caso si sia coscienti e autonomi mentalmente, è possibile prendere una decisione consapevole, valutando quelle che sono le situazioni giornaliere in cui vive.
Ad esempio se ci sente isolati e si hanno notevoli difficoltà nelle attività quotidiane (come preparare i pasti o anche solo fare brevi percorsi in casa per le faccende domestiche), tanto da aver bisogno di un’assistenza continuativa, una RSA può essere un’ottima soluzione. Una riflessione parallela ma non meno importante potrebbe riguardare il desiderio di frequentare persone della stessa età, valutando così l’importanza della compagnia e delle relazioni sociali.
C’è poi l’importante fattore della sicurezza: in alcuni casi si può riscontrare un aumento della distrazione, dovuta all’età, e la paura di fare errori nell’assunzione di medicinali o causare piccoli incidenti domestici.
Se queste riflessioni portano alla conclusione che la vita da soli è ormai impraticabile e si ha necessità di un’assistenza continuativa, allora è il momento di valutare la possibilità di vivere in una struttura residenziale che offra maggiore supporto, sicurezza e opportunità di socializzazione.