Nei tifosi grigioneri brucia ancora la retrocessione dello scorso anno; soprattutto per i modi e per i tempi con cui è arrivata. Si era appena conclusa infatti una delle più belle stagioni della storia recente dell’Alessandria; con la finale play off per la serie B negata solamente da decisioni arbitrali; quando poco tempo dopo; i giornali davano notizia di una retrocessione avvenuta per un tentativo di combinare il risultato (mai concretizzato) ad opera di un presidente dimissionario. Risultato: Alessandria in C2.
Uno scandalo; se rapportato alla retrocessione di una sola categoria e allo sconto di penalizzazione a cui era stata condannata la Juventus dopo lo scandalo Moggi del 2006; in cui si era scoperto che non si cercava di taroccare semplici partiti; ma venivano falsati effettivamente interi campionati.
Se l’(in)giustizia sportiva avesse usato lo stesso metro di giudizio tra Juventus e Alessandria; (due società dal peso politico imparagonabile); forse i bianconeri avrebbero dovuto ripartire dalla terza categoria.
Su questi argomenti hanno da alterarsi anche i gemellati genoani; che da una promozione conquistata sul campo; si sono ritrovati in C1 per una partita che pare sia stata venduta.
Oggi; il calcio italiano potrebbe essere travolto dall’ennesimo tsunami; a fronte dell’inchiesta sul calcioscommesse.
La serie B la più coinvolta; secondo i PM infatti sarebbero 29 le gare incriminate nella scorsa stagione; ma anche in Serie C e A sarebbero numerose le gare combinate.
La situazione è talmente grave che già si parla di far slittare i play off e play out di serie B; per dar modo di vedere gli sviluppi della vicenda.
Se le punizioni saranno severe; si rischierà veramente di vedere la lista dei partecipanti ai prossimi campionati sconvolta. Più probabile altrimenti; che venga utilizzato un metro di giudizio più morbido; considerato il numero enorme di squadre coinvolte.