L’Alessandria ha vinto la terza partita di fila in una settimana, sempre con il minimo scarto e di nuovo nei minuti finali. Questa volta a decidere è stato un colpo di testa al 93′ di Matteo Di Gennaro, dopo una partenza brillante impreziosita dal meraviglioso gol di Di Quinzio (9′), in stile CR7, e un vantaggio arrivato dall’espulsione di Borghini alla mezzora, sciocco a beccare il 2° giallo in area per aver cercato il rigore simulando.
Poi i grigi hanno gestito la gara, cercando sì il raddoppio, ma senza troppa convinzione.
A volte la superiorità numerica fa quest’effetto. E così è arrivato il pareggio di Giorgione (76′), con gli uomini di Longo troppo passivi nelle marcature. L’ennesima beffa? No. Spingi con frenesìa, prova in tutti i modi, la vittoria è arrivata. Al 92′ Savini ha tolto da sotto la traversa una botta di Eusepi, ma sul corner seguente sono stati protagonisti i difensori: battuta mancina di Sini e zuccata vincente di Di Gennaro, 2-1.
LA CLASSIFICA – I grigi hanno agganciato il Lecco (4°) a 50 punti, ma sono quinti per via degli scontri diretti. Il terzo posto è lì, a 2 punti, mentre le due di testa sono più lontane. Ma 9 partite da giocare sono tante e può succedere davvero di tutto. L’Albinoleffe, invece, imbattuto da 4 partite senza prendere gol, ne ha incassati 2 e resta dove stava, a quota 39 (9° posto), dentro la zona playoff.
LONGO – Visibilmente soddisfatto per la vittoria, il tecnico torinese ha sottolineato che “l’unico rammarico è non averla chiusa prima, pura avendone avuto la possibilità. Mi è piaciuta la rabbia con cui si è cercata la vittoria. Si facevano le stesse cose di prima, ma con un atteggiamento diverso. Ed è questo il comportamento che bisogna sempre avere nelle partite”. E poi ancora: “Non dobbiamo fare calcoli, dobbiamo lavorare a testa bassa e l’opportunità arriverà per tutti. E sono contento della soluzione del tiro da fuori, cercato più di altre volte. Negli ultimi 25 metri bisogna prendersi qualche responsabilità in più”.