L’inizio del ‘ritorno’ ha sancito il cambio sul trono del girone, con il Como (6 vittorie consecutive) che ha battuto ieri sera nello scontro diretto i campioni d’inverno del Renate (2-1), scavalcandoli in vetta (43 a 42). Si prospetta una lotta serrata fino alla fine per la promozione diretta. Lotta in cui proveranno ad inserirsi la Pro Vercelli (terza a 35 punti dopo 2 vittorie di fila) e l’Alessandria (quarta a 34).
Proprio i grigi hanno cambiato allenatore al giro di boa, sostituendo lo ‘spaesato’ Gregucci con il solido Moreno Longo, tecnico di spessore che, in serie C, è un vero lusso. Per lui parlano i successi in carriera: nelle giovanili 1 Torneo di Viareggio, 1 Campionato ‘Primavera’ (più una finale persa ai rigori) e 1 Supercoppa col Torino, nei professionisti 1 salvezza in B con la Pro Vercelli, 1 promozione in A con il Frosinone (playoff), 1 salvezza in A col Torino dopo il subentro a Mazzarri. In tutto, da ‘pro’, 33 panchine in serie A, 92 in B e 1 in C (Alessandria-Pistoiese 2-0).
Nelle prime interviste il tecnico torinese è stato chiaro (finalmente, dopo mesi di risposte ‘criptate’), spiegando che si proverà a ‘salire’ in questa stagione e, all’occorrenza, anche nella prossima. Tempo ce n’è poco, il distacco è ampio (-9 dalla prima e -8 dalla seconda) ma Longo è in una botte di ferro, con una squadra ‘non sua’ che proverà a modificare tatticamente, conoscendo i giocatori strada facendo, con una rosa da sfoltire e ‘matura’ (età media 27.5 anni). La trasferta di Olbia darà nuove risposte.
Dal canto suo la Juventus U23, l’altra squadra del ‘Moccagatta’, è saldamente ancorata al 6° posto a 30 punti, lontanissima dalle prime posizioni ma seriamente candidata ai playoff. Il rendimento è calato da dicembre in poi (pareggiate le ultime 2 e 1 sola vittoria nella ultime 6) ma ha la scusante delle convocazioni in prima squadra. Mentre infatti infortuni e Covid sono ‘comun denominatore’ con le concorrenti, il fatto di riempire le caselle vuote di Pirlo, quando se ne presenta la necessità, toglie continuità al gruppo di Zauli, quello con più talento e fra i più giovani (22.2 anni età media). La partita casalinga con la Giana potrebbe sancire il ritorno alla vittoria che manca dal 9 gennaio.