L’identificazione al laboratorio di Genetica dell’Istituto Zooprofilattico. Marnati: “Attività fondamentale per interrompere tempestivamente le catene di contagio”
Secondo caso di variante inglese Sars-CoV-2 identificato sul territorio piemontese. Si tratta della conferma del caso sospetto, identificato nel cuneese, che era emerso a metà gennaio, quando era stato identificato e isolato il primo caso confermato nel vercellese, che è arrivata oggi dal team di ricerca del laboratorio di Genetica dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Anche in questo caso, come per il primo, la variante è stata isolata in un paziente rientrato in Italia dal Regno Unito.
“L’identificazione di un secondo caso di variante inglese sul territorio piemontese – commenta l’assessore alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati – dimostra come effettivamente sia importante l’identificazione precoce di casi sospetti”.
“Le mutazioni multiple – aggiunge – sono state identificate grazie alle tecnologie avanzate di sequenziamento del genoma e alle competenze bioinformatiche del team di ricerca. L’attività del Laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico risulta quindi fondamentale per identificare l’emergere di nuove varianti, la loro introduzione nel territorio e interrompere tempestivamente le catene di contagio. Un ringraziamento particolare, dunque, al direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico che continuerà con il puntuale monitoraggio di altri test molecolari”.