Se l’annata agraria alessandrina è stata positiva nel suo complesso, il 2020 sarà ricordato per le difficoltà senza precedenti storici sul versante delle Imprese agricole a seguito della pandemia da Covid19. Cia Alessandria ha supportato il mondo agricolo con azioni sindacali, assistenza varia agli imprenditori e iniziative di rilancio prestando particolare attenzione alle Aziende associate.
I problemi ambientali hanno riguardato, in particolare, le grandinate del mese di luglio, nubifragi ad agosto, l’alluvione ad ottobre che si sommano al grande tema della fauna selvatica che nel periodo di lockdown si è riprodotta a dismisura ed è circolata pericolosamente fino all’interno dei centri urbani.
L’anno in Cia è stato segnato anche da lutti che hanno colpito la nostra Organizzazione, con la scomparsa dei soci storici Rino Destro, Mauro Martinotti e del presidente zonale Alvio Pestarino, il che ha reso necessario il rinnovo della carica sociale di rappresentanza a Ovada, con l’elezione di Gabriele Gaggino (rivisto anche l’organigramma dirigenziale a Casale Monferrato, con il nuovo presidente Marco Deambrogio).
In riferimento all’annata agraria, situazione discreta per il comparto del frumento, con qualità soddisfacente di granella ma semine colpite dall’impatto delle esondazioni; vendemmia positiva nel suo complesso per qualità e quantità, pur con la presenza di patologie diffuse sul territorio quali Flavescenza dorata della vite, Oidio, Mal dell’esca e Peronospora – la campagna di raccolta è stata caratterizzata da forti problemi di manodopera per il blocco di spostamento causa Covid; frutta in positivo in particolare per mele e susine, meno bene per le albicocche; buona qualità e rese nella media per le nocciole che soffrono però la pesante concorrenza dei mercati esteri; buona campagna risicola per qualità e quantità ma l’alluvione del Sesia è stata pesantemente impattante per centinaia di ettari; il comparto carne ha visto un calo dei prezzi per i bovini maschi della Razza Piemontese (mentre le femmine hanno tenuto il prezzo), in discesa anche i prezzi per il settore suinicolo e avicolo.
Quanto all’attività sindacale Cia Alessandria, questi sono stati gli impegni principali del 2020: incontro con il presidente della Regione Alberto Cirio per evidenziare le criticità in agricoltura (nel mese di febbraio); richiesta di intervento alla Regione in merito alla fauna selvatica; richiesta in Regione per il ritiro del latte ovi-caprino per prezzi speculativi in lockdown; proposte in Regione per il settore vitivinicolo perché gli Associati siano risarciti a seguito della chiusura del settore Horeca e, con la Misura 21, fossero risarcite le Cantine e le Aziende sotto i 300 ettolitri; proposte di modifica al PSR, tenendo conto delle priorità delle aziende rallentate dal lockdown; incontro in Senato per alluvione, portando la proposta di cambiale Ismea fino a 150 mila euro da restituire in dieci anni affinché le aziende colpite dall’alluvione potessero ripartire; richiesto l’innalzamento del de minimis per i danni da fauna selvatica; richiesto che si possa mandare avanti il piano di abbattimento della fauna selvatica oltre il periodo tradizionale di caccia, con strumenti quali tutor, caccia di selezione, guardie venatorie; incontro provinciale con l’assessore regionale Marco Protopapa per la vendemmia verde e la distillazione facoltativa; chiesto intervento politico per evitare la speculazione sui prezzi del grano; chiesto e ottenuto che il gasolio (nel mese di febbraio e marzo e a seguire) fosse erogato all’80% per agevolare gli agricoltori in lockdown; richiesto a livello regionale e nazionale nuove strategie per la manodopera in agricoltura, anche attraverso il ripristino dei voucher; chiesto di prolungare i contratti del comparto latte fino al 30 giugno; progetto “Agriturismo nel cuore” che ha finanziato gli agriturismi costretti a chiudere in lockdown (sia nel primo che nel secondo momento di ondate); organizzato forme di vendita diretta in lockdown: portale della spesa con consegna a domicilio e di vendita da asporto negli agriturismi; attivati i mercati agricoli Cia in Alessandria, dopo la prima chiusura imposta dal Comune (che non equiparava i mercati alla grande distribuzione alimentare); richiesta in Prefettura ad Alessandria, nel primo lockdown, per le attività di silvicoltura e florovivaismo; attivato il portale web di incrocio domanda e offerta di lavoro sul territorio; firmato il documento della Regione “Riparti Turismo”; rinnovati gli organismi di rappresentanza zonale Cia a Casale Monferrato e Ovada; firmato il documento che disciplina l’attività di “Vendemmia Turistica”; Carlo Ricagni rappresenta l’Agricoltura come membro di Giunta nella nuova Camera di Commercio di Alessandria e Asti; presentata la lista congiuntamente a Confagricoltura per Condifesa; Cia ottiene la vicepresidenza con il socio Mauro Longo e la vicepresidenza di Paolo Viarenghi in Agridifesa; chiesto e ottenuto un Tavolo regionale per il settore corilicolo per un confronto con l’industria, dopo il prezzo non soddisfacente della prima campagna; intervento, con richiesta accolta, perché tutti gli agricoltori in provincia di Alessandria ricevessero un contributo di mille euro a seguito degli eventi alluvionali (gli aiuti statali arrivano con grande ritardo) e a fronte di un calo del volume di affari.
Cia Alessandria ha anche riorganizzato parte della struttura, traslocando in una nuova sede gli uffici Cia di Tortona (in corso Repubblica 25) e la parte del patronato Inac nella sede provinciale alessandrina (l’ingresso attuale è in via Ghilini e non più in via Mazzini), mentre a inizio anno sarà aperta la nuova sede di Casale Monferrato, trasferita in corso Indipendenza 41.
Sul fronte Comunicazione, sono stati aggiunti nuovi strumenti per l’informazione interna ed esterna della nostra Organizzazione: il canale Telegram Cia Alessandria e il tg-web settimanale SoCial News, che si aggiungono agli strumenti consolidati di comunicazione provinciale (www.ciaal.it, Youtube, Facebook, Instagram, il mensile Nuova Agricoltura, newsletter).
Spiega il presidente Cia Alessandria Gian Piero Ameglio: “Il 2020 è stato un anno molto complesso anche per le Imprese alessandrine. Per il nostro ruolo di rappresentanza continueremo a dialogare con le Istituzioni, insistendo per la risoluzione degli argomenti più critici dell’agricoltura del territorio: esondazioni – ormai diventate una costante annuale – e gestione delle acque, controllo della fauna selvatica, riqualificazione delle aree interne attraverso il progetto nazionale Cia Il Paese che vogliamo”. Aggiunge il direttore Paolo Viarenghi: “Nonostante la pandemia e lo stop generalizzato del lockdown, la Cia di Alessandria e tutti i suoi dipendenti hanno garantito il servizio in presenza a 360 gradi, sia per le Imprese che per i cittadini. Questo è un grande valore aggiunto della nostra Organizzazione, che sostiene il comparto agricolo, tra i principali motori dell’economia del nostro territorio. Esprimiamo però una forte critica verso i Dpcm la cui attuazione si è rivelata estremamente confusionaria, complessa e scaricata sul settore privato, disagio motivato in parte dall’assenza del settore pubblico, in smart working”.