Negli anni passati, la celebrazione della Giornata Mondiale dei Poveri, è stata per Caritas e per la comunità diocesana l’occasione per incontrare i poveri, per ascoltarne il dolore, per guardare alle persone che si trovano in una situazione di fragilità estrema con uno sguardo d’amore e non di commiserazione.
Quest’anno la pandemia da Covid19 e le direttive per contrastare la diffusione del virus, impongono di evitare i momenti di condivisione che hanno caratterizzato questa celebrazione. Ma la chiamata a tendere la mano ai poveri non viene meno. Per questo, domenica 15 novembre, in occasione della celebrazione della giornata voluta da Papa Francesco al termine dell’anno della misericordia, Caritas Alessandria e Associazione Opere di giustizia e carità pubblicano il Report 2019. Il documento raccoglie i dati degli accessi ai servizi Caritas da gennaio a dicembre 2019, restituendo la fotografia degli invisibili prima della pandemia. Fotografia quanto più necessaria oggi, per comprendere le trasformazioni e la crisi generate dall’emergenza dovuta al Covid19.
“Il nuovo aggravarsi della situazione sanitaria – spiega Roberto Massaro, presidente dell’associazione Opere di giustizia e carità – non consente, per il momento, di avere un quadro completo delle fragilità del territorio ma certamente il perdurare della pandemia sto acuendo le difficoltà economiche e sociali delle persone della comunità alessandrina”.
Già nei primi mesi dell’emergenza sanitaria si è verificato un netto aumento dei nuovi utenti dei servizi Caritas. E’ cresciuto il numero delle persone che si sono rivolte al Centro di Ascolto diocesano e che hanno ricevuto un sostegno: un pasto caldo, un aiuto economico, un pacco alimentare. Quest’ultimo servizio è stato attivato tra marzo e giugno, proprio per l’aggravarsi della crisi, in sostituzione e ad integrazione della consegna di viveri eseguita abitualmente dalle parrocchie e dalle altre “antenne” del territorio.
Da marzo 2020 i pasti della mensa “Tavola Amica” – consegnati “da asporto” proprio per via delle direttive emanate – sono stati consumati da un numero di persone sempre crescente – nei mesi di aprile e maggio del 30% superiore all’anno precedente -. Si è trattato perlopiù di persone che, prima della pandemia, non si trovavano in una situazione di povertà estrema cronica o che erano sconosciute ai servizi Caritas.
Sono state molte le richieste per l’Ostello maschile alle quali non si è riuscito a far fronte. Nei mesi di marzo, aprile e maggio, la causa è stata lo stop dei nuovi inserimenti imposto dai D.P.C.M.. Successivamente l’origine del problema è riconducibile al tempo intercorso tra le richieste di accesso e l’effettivo pernottamento in struttura, dovuto ai lunghi tempi di attesa dell’esito del tampone di verifica della negatività al Covid19.
“Alle difficoltà generate dall’emergenza sanitaria – aggiunge Roberto Massaro – si è fatto e si fa fronte grazie alle molte donazioni della comunità alessandrina, così come al sostegno dei volontari che decidono di dedicare il proprio tempo ai poveri. Un costante segno di quel “tendere la mano al povero” al quale ci invita Papa Francesco”.
“Sono state e continuano ad essere molte le difficoltà che ci troviamo a fronteggiare – ha detto Giampaolo Mortara, Direttore di Caritas Alessandria – Attraverso i nostri servizi, negli anni passati così come in questo tempo di pandemia, attraverso lo sguardo di volontari ed operatori, abbiamo visto la fragilità della nostra comunità. Ma abbiamo visto anche vere iniziative di solidarietà, veri gesti di quel “tendere la mano al povero” al quale ci invita la Giornata Mondiale dei Poveri. Il Report 2019, che proprio in questa giornata scegliamo di rendere pubblico, ne è una testimonianza”.