Qualche volta trapela una buona notizia: in arrivo per le imprese, gli operatori economici, travolti loro malgrado, come i cittadini contribuenti, in questo groviglio pandemico che genera apprensione, preoccupazione per il futuro e contribuisce ad alimentare le drammatiche notizie che in lungo e in largo ogni giorno sentiamo dai Tg Nazionali, regionali, leggiamo sui giornali ecc, il contributo a fondo perduto.
Ora la notizia che arriva dal Ministero delle finanze è che in soli nove giorni dall’avvio del Decreto Ristori uno sono partiti, oltre 211mila bonifici.
Infatti i primi dati pubblicati dicono che sono stati emessi i primi mandati di pagamento per un valore di un miliardo di euro, accreditati in automatico sui conti dei beneficiari. Di questo ingente importo la parte del leone, 726milioni di euro sono andati ai 154 mila tra bar pasticcerie ristoranti, mentre la restante parte ad altri soggetti.
Vediamo di fare il punto ad oggi, dall’approvazione del Decreto Ristori Uno.
Sono appena trascorsi solo nove giorni dall’emanazione del decreto “Ristori” e il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha già dato disposizione alle proprie strutture operative e agli uffici centrali e periferici di inviare i primi mandati di pagamento dunque i primi bonifici per accreditare il contributo a fondo perduto agli operatori economici ed alle imprese maggiormente colpiti dalle misure di contenimento della seconda ondata dell’epidemia Covid-19, per un importo totale di 964,8 milioni di euro a favore di 211.488 piccole e medie imprese. Una boccata di ossigeno, in un momento drammatico per il nostro Paese, ma soprattutto per questa miriade di soggetti che sono stati i primi a subire gli effetti del nuovo lockdown, nelle zone dove il virus pandemico sta imperversando creando non pochi problemi al Comitato Tecnico Scientifico che deve monitorare costantemente la situazione unitamente al Ministero della Salute ed emanare le ordinanze di concerto con gli altri organi dello Stato e delle Regioni.
Proprio gli imprenditori temevano di incorrere nella stessa situazione di qualche mese or sono, cioè di avere in ritardo questo ristoro, cioè questo contributo che dovrebbe alleviare se non totalmente ma almeno in parte la rabbia, il timore per una chiusura straordinaria non prevista ma foriera di grandi tensioni, paura e di mille dubbi su una possibile riapertura.
Ora l’erogazione dei contributi in tempi record, finalmente una grande e bella notizia, in soli nove giorni, è stata possibile grazie alla procedura informatica gestita dal partner tecnologico Sogei, e senza chiedere, meno male, perché se mandiamo le navicelle su Marte o in prossimità, con la tecnologi attuale è assurdo che anche ai contribuenti imprenditori venga chiesto di compilare moduli, domande informatiche stando ore ed ore davanti al computer in attesa della linea e quant’altro. Ben venga dunque la lieta novella di alcun adempimento chiesto ai contribuenti coinvolti che vedranno accreditarsi le somme maggiorate direttamente sul conto corrente indicato nella domanda relativa al primo contributo a fondo perduto previsto dal decreto “Rilancio”, fatto sul sito dell’Agenzia delle Entrate qualche mese fa.
Vediamo a livello regionale come sono ripartiti questi sostegni economici. A livello territoriale, sono 32mila i beneficiari imprenditori con sede nel territorio della Lombardia, poco più di 20mila nel Lazio, 17mila circa in quattro regioni: Veneto, Campania, Toscana ed Emilia Romagna. Circa 13mila in Sicilia e Puglia, oltre 5mila in Calabria e Marche.
Riguardo alla tipologia di attività, a ricevere i contributi sono anche 154mila bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti per un importo di oltre 726 milioni di euro e 25mila operatori dell’ospitalità per 106 milioni di euro.
Queste informazioni arrivano come detto sopra dall’Agenzia delle Entrate e dunque attendibili.
I dati Regione per regione
Guardando nel dettaglio la distribuzione dei contributi sul territorio nazionale, sono ben 32.345 i beneficiari che svolgono la loro attività in Lombardia; seguono il Lazio con 20.571 operatori economici, il Veneto con 17.947, l’Emilia-Romagna con 17.154, e la Campania con 17.055. Tra le altre regioni, si fanno notare i numeri della Toscana con 16.637 beneficiari, il Piemonte con 14.294, la Puglia con 13.064, e la Sicilia con 12.908.
Per tipologia di attività
Tra i settori economici, per 154mila bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti sono stati disposti bonifici per un importo di oltre 726 milioni di euro; circa 25mila sono i soggetti che offrono servizi di alloggio, per i quali è stato disposto il pagamento di oltre 106 milioni di euro. Sono circa 9mila i beneficiari che operano nelle attività sportive e di intrattenimento e nel trasporto. Tra le altre attività con più erogazioni spiccano quelle artistiche, 2.935, quelle di supporto alle imprese, 1.482, e quelle professionali, 1.206.
In una tabella predisposta dall’Agenzia delle entrate il dettaglio della distribuzione del contributo a fondo perduto per regione.
Miclele Minardi