Roberto Sarti; candidato sindaco per la Lega; crede che Alessandria possa riprendersi dallo tsunami finanziario. Ha l’onestà intellettuale di guardare agli errori del passato.
Il non pronunciamento della Corte dei Conti e quindi il rimando della sentenza definitiva; arriva ad hoc in campagna elettorale; ma comunque il buco c’è; come intende affrontarlo?
“Il non pronunciamento sicuramente rappresenta una tregua elettorale; nessuno di noi candidati si augura il dissesto per la nostra città; e invocare un commissario è una follia. La situazione finanziaria è certamente grave e con essa chiunque si troverà a governare dovrà fare i conti e dimostrare serietà”.
Mentre tutto ciò avveniva; voi eravate alleati dell’amministrazione; non ve ne siete accorti?
“Il nostro strappo è avvenuto proprio per questo dopo il primo pronunciamento della Corte dei Conti; quando abbiamo visto che si cercava di minimizzare e celare la realtà proseguendo sulla stessa linea. Io ho lanciato l’allarme soprattutto sulle municipalizzate ma come Lega non siamo mai stati ascoltati. Ciò che va spiegato alla città è la verità; una e sola; sulla situazione finanziaria. L’unica priorità della prossima amministrazione è il risanamento e lo sarà per almeno cinque anni; ciò non significa che la città muore ma dovrà mantenere lo status quo. Dobbiamo garantire i servizi sociali; per esempio; noi puntiamo che gli asili nido restino comunali e per comprendere le reali necessità abbiamo chiesto l’ufficio dell’ISEE ma non c’è stata volontà di farlo”.
Ballottaggio certo; che fate?
“Non lo so; puntiamo al monocolore. (La risposta ce l’aspettavamo; è quella di tutti candidati. ndr)
Speriamo di riportare Francesca Calvo in città. Certamente la dispersione del voto ci sarà”.
Non pensa che tanti candidati fomentino la confusione; l’astensionismo ma soprattutto lo scollamento dalla politica?
“Astensionismo no; perché ci si conosce tutti in Alessandria e ognuno avrà un collega; un amico; un parente che si candida”.
Qual è; secondo lei come alessandrino; la necessità di questa città?
“Che torni a vivere; che torni a vivere il centro storico; diremo no a nuovi centri commerciali al di fuori della città; punteremo sulla sicurezza e rivaluteremo il centro storico. Dobbiamo aprire Alessandria verso Milano; dobbiamo avere l’alta velocità che ci colleghi a Roma. Soprattutto dobbiamo ridare slancio all’economia locale; le banche stanno strangolando i nostri imprenditori e commercianti e in proposito vogliamo istituire un fondo anti usura in collaborazione con lo Stato e un fondo rotativo regionale per il credito”.
Come sintetizzerebbe la sua politica?
“Razionalizzazione delle risorse; in Comune ci sono troppe dirigenze; troppe consulenze; troppe spese inutili; ci vogliono meno municipalizzate; meno Cda; giunta con competenze e lealtà”.
Cosa le piace fare quando non è impegnato nella sua professione di medico e nella politica?
“Viaggiare. Il Paese che mi ha colpito di più è il Brasile ma già penso al prossimo viaggio: Israele”.
Fausta Dal Monte