Ancora danni nelle campagne alessandrine a seguito delle alluvioni registrate in Piemonte nelle ultime ore, in alcuni casi gravissimi. Particolarmente colpita risulta la zona di Terranova e alcune aree del Casalese, in cui è esondato il Sesia, causando il crollo del ponte che collega alla Lomellina.
Le aziende agricole dei dintorni sono state coinvolte dalla piena, tra cui quella dei soci Cia F.lli Deambrogio e di Mauro e Paolo Berzero (Cascina Guccia a Frassineto).
Spiega Marco Deambrogio, risicoltore a Terranova e presidente Cia Casale Monferrato, titolare dell’azienda agricola F.lli Deambrogio: “Più di tre metri di acqua ci hanno invaso, il raccolto è andato completamente allagato. Stiamo valutando se riusciamo a recuperare in qualche modo la produzione o se considerare tutto perso. In queste ore stiamo spalando il fango anche con i grandi mezzi. È inevitabile lo sconforto. Si è strappato l’argine del Sesia e un fronte d’acqua ci ha invaso in pochi istanti, a differenza di altri casi in cui l’acqua saliva pian piano. In casa abbiamo molto fango, siamo costretti a gettare anche il mobilio”.
Commenta il presidente provinciale Cia Alessandria Gian Piero Ameglio: “Osserviamo una certa mancanza di attenzione del governo riguardo la sensibilità verso la manutenzione del territorio. Stiamo affrontando solamente le emergenze, ma abbiamo bisogno di una politica fattiva efficace di salvaguardia e prevenzione. Ci aspettiamo che il governo intervenga in questo senso, anche sollecitato dal presidente della Regione Alberto Cirio, sia per aiutare il territorio sia per la tutela dell’agricoltura che non può essere abbandonata. Le popolazioni rurali tendono ad allontanarsi sempre più dalle zone ritenute marginali, lo abbiamo anche evidenziato nel nostro progetto nazionale Il Paese che vogliamo, che ha coinvolto anche le Istituzioni per la riqualificazione del territorio più interno”.
Cia Alessandria insiste sul ribadire che è necessario un intervento anche nelle aree golenali dell’alessandrino, coinvolte anche per questa piena, come sottolinea il direttore provinciale Paolo Viarenghi: “In quest’area gli eventi alluvionali sono sempre di ampia portata, come rilevato nei casi dei soci Cia Roberto Dominici a Felizzano e Rosella Poggio a Masio. Qui la campagna ha una funzione di argine verso la città per le piene d’acqua, ma dal punto di vista agricolo, è giusto che le aziende siano indennizzate, bisogna intervenire in questo senso”.
Anche l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa ha spiegato che ora è necessario investire nel sostegno ed è già impegnato in alcuni sopralluoghi nelle aziende Cia alluvionate.