Se siete ancorati all’idea che Parigi sia una città da scoprire solo in coppia, liberatevi dai cliché. Certo, le passeggiate lungo la Senna e le cene a lume di candela fanno parte del fascino della capitale francese, ma ci sono aspetti di questa meta molto più intensi, molto più vividi e vivaci, in grado di ammaliare anche coloro che apprezzano le esperienze più insolite.

Non è un caso che per moltissimo tempo Parigi abbia dato rifugio e riparo ad artisti bohémienne e menti estrose che con il loro contributo hanno plasmato molte aree di questa metropoli, divenuta un vero e proprio museo a cielo aperto e a dir poco perfetta per tutti coloro che vogliono vivere un’avventura molto differente da quelle ‘canoniche’.

Un crogiolo di culture

Parigi è come una maîtresse che accoglie tra baci e carezze chiunque decida di visitarla: è un vero e proprio crogiolo di culture e tradizioni che si incontrano, si incrociano e alzano fiere la testa facendo notare tutte le proprie peculiarità. Quartieri come Belleville e Le Marais sono l’esempio lampante di queste caratteristiche, grazie alla loro particolare architettura, ai loro ristoranti e ai loro mercati.

Lo stesso si può dire dell’iconica Montmartre: a pochi passi dallo sfrenato frusciare di gonne e merletti del Moulin Rouge svetta candida la Basilique du Sacré-Cœur. La coesistenza di dimensioni così differenti fa sì che Parigi sia adatta a tutti e, in particolare, a coloro che vogliono davvero vivere ed esplorare una destinazione con sfaccettature spesso trascurate o addirittura ignote.

La cultura del caffè 

La maniera più diversa per vivere la capitale francese? È seguire il flusso, allontanarsi dall’ottica del turista e scoprirla come se fosse diventata davvero il posto dove si risiede. Questo accade soprattutto se si opta per viaggi di gruppo a Parigi, organizzati alla perfezione per costruire nuove relazioni e socializzare mentre si vive non solo la parte più gettonata dagli avventori di massa, ma anche quella più vera, più quotidiana.

In questo modo ci si immerge nella maniera più autentica in quella che è la cultura del caffè, un modo di vivere proprio dei parigini, che è allo stesso tempo frenetico e rilassato. Perché si chiama così? Perché i caffè parigini, con i loro tavolini all’aperto, sono il luogo dove gli abitanti di questa città fanno colazione e leggono il giornale prima di andare al lavoro. Una modalità tanto simile a quella italiana quanto diversa, sia per atmosfera che per le proposte gourmet.

Luoghi magici e poco noti

Arte, cultura del caffè e… eccentricità. C’è una Parigi ancor più diversa, ancor più particolare, che scoperta in compagnia lascia ricordi a dir poco indelebili. È la Parigi del Cimetière des Chiens e del Cimetière du Père-Lachaise, rispettivamente il primo cimitero di animali domestici al mondo e quello monumentale che comprende, tra gli altri, i sepolcri di Jim Morrison e Oscar Wilde.

Se il macabro non vi sconfinfera, potreste fare un salto al Bar à Sieste, un caffè dove si dorme (sì, davvero) o fare aperitivo al Rosa Bonheur sur Seine, una giostra sulla quale si può fare aperitivo. Parigi non è solo romanticismo: lasciatevi abbracciare.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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