La Guardia di Finanza, nell’ambito delle celebrazioni del 250° Anniversario di Fondazione del Corpo, sta prendendo parte alla Mille Miglia, celebre gara riservata alle auto costruite tra il 1927 e il 1957, con due vetture storiche. La gara (11-15 giugno) è partita da Brescia e, passando per Torino, Acqui Terme, Viareggio, Roma, Bologna e Salò, terminerà domani a Brescia (viale Venezia).
Le due vetture appartengono alla “raccolta veicoli storici” del Museo Storico del Corpo: Alfa Romeo 1900 Super del 1954 e Fiat 1100 del 1958, entrambe guidate da finanzieri istruttori di guida operativa.

Alfa Romeo 1900

Conosciuta anche come “Leonessa” o “Alfone”, fu il primo vero mezzo da inseguimento in dotazione al Corpo. L’esemplare, prodotto in origine con la colorazione “grigio alba” e inizialmente impiegato nell’attività di contrasto al contrabbando, fu successivamente riverniciato di un elegante “nero” e dotato di supporto per asta portabandiera, in modo da essere adibito al trasporto delle Autorità del Corpo. L’equipaggio è composto dal Ten. Col. Giuseppe Furno, dal Lgt. C.S. Cesare Cannata e dall’App. Sc. Q.S. Francesco Manganaro.

Fiat 1100

La Fiat 1100 venne impiegata per ogni tipologia di servizio, rivelandosi un ottimo automezzo da inseguimento e da supporto per le indagini dei Nuclei di Polizia Tributaria. L’equipaggio è composto dal Ten. Col. Francesca Testaguzza, dall’App. Sc. Q.S. Luciano Palombo e dall’App. Sc. Marcello Pierri

Le parole

Così il Generale di Brigata Luigi Macchia, Coordinatore del Comitato eventi sportivi per i 250 anni: “È un grande onore per noi partecipare a una competizione così importante come la Mille Miglia con due auto storiche di punta. La partecipazione dei Finanzieri a questo evento evidenzia l’importanza sociale e sportiva dell’evento. Per noi lo sport è un mezzo efficace per diffondere valori quali lo spirito di sacrificio, il fair play, il senso di squadra e di appartenenza, che sono fondanti della nostra missione come Corpo”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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